GIARDINO PARLANTE: RACCONTARE LA CURA.
RITO LAICO MAURIZIANO 2022
Il progetto nasce dall'esperienza e dalle riflessioni emerse dell'esperienza del Rito Laico Mauriziano del 2020 quando, in piena pandemia, l'azienda sanitaria ha pensato di porre rimedio e di dare voce e significato al grande dolore dei pazienti, dei familiari e dei sanitari coinvolti nell'emergenza sanitaria.
E' emersa con urgenza la necessità di riflettere tutti insieme sul significato della Cura, cura di sè e dell'altro. Abbiamo scelto di farlo attraverso un processo partecipato col territorio come in un grande laboratorio per piantare i semi del nuovo Welfare Comunitario che verrà.
L'ospedale, col suo Giardino si apre al territorio...il giardino dove con i sanitari, i pazienti e i familiari abbiamo piantato l'ulivo per ricordare e celebrare la vita, segno di speranza e di condivisione capace di dare senso al dolore e alla morte, diventa un giardino pubblico che ospiterà eventi artistico/culturali, formativi, ludici, eventi di promozione della salute, incontri, mostre, teatro, cinema...
tutto questo lo faremo in collaborazione col Comune di Torino, la Circoscrizione 1, L'Istituto Comprensivo Pacchiotti/Via Revel, il Social Community Theatre Centre, DoRS Regione Piemonte, la rete Euro-mediterranea Humana Medicina, l'Università di Torino e di Milano e l'ASL-TO3, e altri partner e associazioni.
Un progetto secondo la Metodologia di Teatro Sociale e di Comunità dell'A.O. Ordine Mauriziano a cura del gruppo salutearte per raccontare cosa è Cura, Salute e Benessere e farlo attraverso l'Arte, la Cultura e la bellezza.
Locandina convegno 12 aprile 2022. Modalità di iscrizione e programma della giornata.
Attenzione: sezione poster e abstract attiva
October 12th 2021: Development of health-oriented health care management system.
Un'azienda Ospedaliera riconosce e fa sua la metodologia di teatro Sociale e di Comunità come approccio innovativo nella promozione della salute, capace di creare Riti nuovi e Reti virtuose, aprendosi al territorio attraverso una modalità progettuale partecipata che coinvolge i propri pazienti, i loro familiari, i sanitari, importanti istituzioni sanitarie del territorio e realtà del terzo settore. Insieme in una nuova alleanza per la promozione della salute alla luce dell'esperienza pandemica.
Il Video Spot del Rito laico 2021
Il Video breve del Rito laico 2021
Il video integrale del Rito laico 2021
L'approccio narrativo
Nasce dalla necessità di trovare una via di senso alle sofferenze di pazienti, familiari e sanitari il progetto editoriale: Un Ulivo per Ricordare e Celebrare la Vita. Il volume edito da Golem Edizioni raccoglie e restituisce alla comunità le storie e le narrazioni arrivate spontaneamente al gruppo salutearte mauriziano durante il periodo pandemico. Un patrimonio umano di valore inestimabile che assume una forma narrativa fatta dall'intreccio di esperienze di vita di molti di noi dove possiamo riconoscerci gli uni gli altri in ciò che di più profondo ci appartiene.
Un ringraziamento particolare va al Prof. Marco Aime professore di Antropologia Culturale a Genova per il prezioso contributo, a Fondazione la Stampa - Specchio dei Tempi per aver sostenuto il progetto, a DoRS Centro di Documentazione Regionale per la Promozione della Salute, (Dr. Claudio Tortone, Dr. Silvano Santoro e la psicologa Rita Longo) per la post-fazione al libro e a Valentina Gottardi per averci regalato la copertina.
il libro è attualmente disponibile presso l'azienda ospedaliera ed è possibile averne una o più copie a fronte di una donazione a favore delle attività di promozione della salute del gruppo salutearte dell'A.O. Ordine Mauriziano. Per ulteriori informazioni
Pino Fiumanò gfiumano@mauriziano.it 3493008070.
La morte è un debito verso la Terra.
La morte è un debito verso la terra. Tutti dobbiamo pagarlo, ciascuno per conto proprio, ma solitamente veniamo accompagnati da chi ci ha voluto e continuerà a volerci bene.
L’uomo è l’unico animale che non abbandona i propri morti.
È accaduto però, che nei mesi precedenti fossimo stati costretti a farlo. E la fine di una vita cara è diventata ancora più pesante. Perché quella fine di solito ci muove a due momenti rituali: uno privato, nell’intimità della famiglia, e uno pubblico, dove a dare ancora un saluto siamo tutti, gli amici, i vicini, i conoscenti… la comunità.
È questo che è venuto a mancare ed è a questa assenza che vogliamo porre un piccolo rimedio. Un po’ in ritardo, è vero, ma chi non è più qui saprà perdonare.
Quello che conta è essere qui tutti insieme, a condividere un breve momento, in un piccolo spazio, che però diventano importanti, perché siamo qui, chi ha perso qualcuno e chi lo ha accompagnato fino all’ultimo.
Due sofferenze, grandi, che si incontrano oggi in un giardino, a dire tutti insieme: “noi non dimentichiamo”.
C’è solo stato un piccolo ritardo.
video spot Rito laico 2020
video breve Rito laico 2020
Video integrale Rito laico 2020
#QUANDOTUTTOSARAFINITO.
Carissimi voi tutti, innanzi tutto come state?
Spero tutto bene per tutti.
In questo periodo una domanda che sembra quasi banale assume, in realtà, un ben più ampio e profondo significato.
Come si sta al tempo della pandemia a modificare abitudini e comportamenti, a capovolgere priorità e scale di valori?
Dopo più di un anno siamo ancora disposti a fare sacrifici?
Abbiamo riscoperto emozioni come la paura e la rabbia e sentimenti sopiti legati alla nostra e all’altrui fragilità di fronte alla malattia, alla sofferenza e alla morte. Siamo stanchi, stremati, non ne possiamo più!
Quali ancora le certezze?
Prima fra tutte quella che la pandemia finirà. Ce lo insegna la storia. Un giorno potremmo voltarci indietro e vederla alle nostre spalle. E’ vero non sappiamo dire con certezza quando finirà, se la campagna vaccinale sarà efficace, non sappiamo ancora dire quanto dura la protezione immunitaria e non sappiamo esattamente neppure quali proporzioni avrà la coda pandemica sul piano dell'economia mondiale, sulle dis-uguaglianze, sulla salute psico-fisica-sociale di tutti noi. E' un'esperienza che dobbiamo attraversare, passarci attraverso. Alla fine del tunnel ne usciremo nudi, ognuno con le proprie debolezze e le proprie fragilità.
Sappiamo con certezza che dopo, quando tutto sarà finito, perché finirà, nulla e nessuno sarà come prima. Tutti avremo avuto la possibilità di essere migliori o peggiori. Non possiamo sottrarci alla prova! Qualcuno darà il peggio di sé, per scelta o per debolezza e qualcun altro avrà ritrovato il senso profondo del vivere, la propria bellezza e unicità per farne dono agli altri, alla comunità umana. L’unica possibilità di buon senso che abbiamo è restare assieme, uniti da una empatia ritrovata, chiamati a ricostruire l'umanità nuova attorno al bene comune, senza esclusioni; cancellando quelle troppe e troppo profonde dis-uguaglianze in nome di una nuova antropologia ecologica della felicità che ci insegna che non si può essere felici da soli. La tua felicità coincide con la mia, il resto e pura illusione. Siamo chiamati ad un grande patto fra generazioni, fra paesi e continenti, fra ricchi e poveri. Questa è l’ora della solidarietà, dell’umiltà, dell’ascolto, del prendersi cura gli uni degli altri, l’ora di chiederci scusa per gli errori commessi. E' questa l’ora della generosità e di riscoprirci tutti profondamente connessi in ciò che di più sacro abbiamo: la nostra profonda umanità e la casa comune che co-abitiamo.
Quanto ci mancano alcuni gesti semplici coma abbracciare un amico e un proprio caro, la propria compagna, il proprio compagno, i propri figli, nostra madre o nostro padre? Qual è il valore che sta dietro una stretta di mano ad un bacio? Quella fisicità che è parte fondante delle relazioni fra di noi?
Oggi siamo chiamati a praticare una certa “lontananza” a mantenere le “distanze”, la "separatezza" a diffidare del vicino eppure stiamo ri-scoprendo quanto siamo interconnessi e dipendenti gli uni dagli altri, ci riscopriamo vicini, così vicini che da un “mio” gesto, un mio comportamento dipende il bene, la salute e la vita di molti e viceversa. Questo tempo ci sta insegnando il senso di responsabilità, che è alla base di una vera comunità. Ci riscopriamo comunità nostro malgrado.
E questo vale per gli individui, i gruppi, le comunità per gli stati e i continenti.
Quando tutto sarà finito vogliamo e dobbiamo fare festa, ritrovarci per ri-guardarci negli occhi, senza mascherina questa volta, per dirci grazie, per chiederci scusa e perdonarci, per ritornare a stringerci la mano, abbracciarci e celebrare ognuno e ciascuno il cambiamento piccolo o grande che ci riguarda come individui e come comunità umana.
Dobbiamo lavorare fin da ora per preparare la "festa", una grande festa, una festa memorabile nella nostra storia.
Costruiamo tavoli reali e virtuali ai quali sederci e ritrovarci assieme a condividere esperienze, competenze, professionalità, risorse, tempo e spazi, per mescolare le idee, raccogliere testimonianze, bisogni, risorse...il futuro è oggi!
Alimentare la speranza! Oggi! Adesso! L’antidoto migliore, il vaccino più efficace contro la paura, lo sconforto, la depressione, la sofferenza, il dolore, la morte! Contro le dis-uguaglianze, la fame, la povertà.
Lavoriamo insieme ad immaginare il futuro…il nuovo welfare che verrà.
Perché lo dobbiamo ai bambini, alle nuove generazioni.
Il Ministero della Salute e l’autorità sanitaria regionale trovandosi a dover affrontare l’emergenza sanitaria determinata dalla presenza sul territorio nazionale e regionale del nuovo e “virulento” COVID-19 hanno emanato alcune importanti disposizioni per contrastarne la diffusione. Fra queste oltre a restare a casa ed evitare ogni tipo di assembramento mantenendo le distanze di sicurezza c'è un comportamento semplice ma molto efficaci e alla portata di tutti: il “lavaggio delle mani”. L’O.M.S. ci ricorda, non da oggi, che lavarsi le mani, semplicemente con acqua e sapone o utilizzando sostanza idroalcoliche, è l’arma più efficace per ridurre le infezioni, e quindi il contagio e la velocità di diffusione della malattia nella popolazione. #MANINALTO è un’azione educativa rivolta ai bambini delle scuole dell’Infanzia e delle primarie, che coinvolge i bambini insieme ai genitori e agli insegnanti nel gioco del teatro sociale per abituare i nostri figli al gesto del lavarsi le mani in modo corretto ed efficace. Ideatore del progetto il Dr. Salvatore Piazza, chirurgo vascolare presso l’A.O. Ordine Mauriziano e socio Lions del Lions Club Torino Solferino che insieme ad altri nove club del distretto 108 IA1, promuovono e sostengono #MANINALTO. Segue il progetto l’A.O. Ordine Mauriziano di Torino (Diretto Generale Dr. Maurizio Dall’Acqua) e collabora attivamente alla sua realizzazione il gruppo aziendale salutearte mauriziano (referente Dr. Pino Fiumanò) garante per la metodologia del progetto di teatro sociale e di comunità, best practice europea, anche nei contesti sanitari ed educativi, per le buone pratiche che promuovono la salute ed il ben-essere attraverso l’arte ed il teatro. #MANINALTO nasce attorno ad una nuova consapevolezza emersa e validata dalle evidenze scientifiche riconosciute dall’O.M.S. e dai recenti progressi scientifici delle neuroscienze: il nostro cervello è fatto per trarre maggiore profitto più da quello che “facciamo”, meglio se in un contesto giocoso e di condivisione, (il fare insieme, l’esperienza condivisa) che non da quello che sentiamo e ascoltiamo (la lezione frontale, la teoria).
#MANINALTO ha per attori alcuni simpatici ed originali personaggi quali il Dottor Gel, Sherlock Soap e le sue due agenti “Milavo” e “Lemani”, nati originariamente da una idea dell’associazione culturale Compagnia del Caffè di Torino ed ora re-interpretati e inseriti in un nuovo setting metodologico da operatori sanitari del gruppo salutearte mauriziano che accompagnano i piccoli protagonisti in una avvincente indagine.
Ad oggi il progetto #MANINALTO, dopo i primi riscontri positivi in alcune scuole del territorio nel 2016/2017, ha interessato 24 scuole (di cui 21 elementari e 3 materne) 131 classi (127 elementari - 4 materne).
Le scuole dove già abbiamo attuato il progetto nei precedenti anni:
Scuola Primaria Carlo Casalegno e succursale Don Milani - Torino
Scuola Aristide Gabelli - Torino
Scuola G.E. Pestalozzi - Torino
Scuola Paritaria Sant'Anna - Torino
Scuola Paritaria BEST - Torino
Scuola Paritaria Istituto Maria Consolatrice - Torino
Scuola Giulia Falletti di Barolo - Torino
Scuola M. Coppino - Torino
Scuola F. Rignon - Torino
Scuola G. Matteotti - Rivoli
Quest'anno, prima dell’emergenza sanitaria, a tutt’oggi in essere, erano in programma 18 scuole - 61 classi - 1200 bambini:
TORINO
Istituto Comprensivo statale Alvaro-Gobetti + plesso Sclarandi
Istituto Comprensivo statale Vivaldi-Murialdo
Scuola Aristide Gabelli
Scuola G.E. Pesatori
Scuola Paritaria BEST
Scuola Paritaria Protette San Giuseppe
RIVOLI
Istituto comprensivo Gobetti- Cavour
Scuola Matteotti-Perone
Scuola Andersen (materna)
Scuola Casa del Sole (materna)
Istituto comprensivo Gozzano
CUMIANA
Scuola elementare Cumiana
Scuola elementare Pieve
Scuola elementare Roletto
Scuola elementare Frossasco
MAPPANO
Scuola paritaria San Michele Arcangelo (materna)
BARDONECCHIA
Scuola elementare
Il prossimo appuntamento, ora sospeso dopo la chiusura delle scuole a causa dell’emergenza sanitaria
Era stato fissato a martedì 10 marzo 2 incontro (dei 3 programmati) presso:
la scuola Gobetti e la scuola Vivaldi Murialdo.
Non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno #MANINALTO continuerà il percorso educativo nelle scuole del territorio con gli allievi i genitori e gli insegnanti.
Considerato quanto detto fino a qui restiamo a disposizione al fine di poter condividere con voi #MANINALTO all’interno di un disegno strutturale capace di maggiore capillarità sul territorio e maggior di valore in termini culturali, di educazione sanitaria e di promozione della salute, per tutti a cominciare dai più piccoli ovvero gli adulti di domani.
Ceti di un vostro gentile riscontro: Dr. Salvatore Piazza, Dr. Pino Fiumanò
Per info:
Salvatore Piazza salpiazza@yahoo.it www.lions108ia1.it
Pino Fiumanò pinofium8b6@msn.com www.salutearte.it
E' in corso il Laboratorio di Teatro Sociale con gli anestesisti e gli infermieri dei due servizi di Rianimazione dell'A.O. Ordine Mauriziano.
Stiamo lavorando insieme semplicemente col corpo che si muove nello spazio...a costruire e rafforzare alcune skills strategiche per i professionisti della cura...
..."la difficoltà sta nel guardare negli occhi l'altro e stare attenti allo stesso momento a tutti gli altri"
..."Mi è piaciuto danzare e fare danzare gli altri con me"
..."col bastoncino era più difficile...non era solo un gioco ... era resistere insieme a un mondo pieno di insidie"
..."guardarsi negli occhi è stato emozionante e quando si lavora tutti insieme per un unico obiettivo il risultato non può che essere ottimo"
Cultura, Teatro, Partecipazione e Salute